In Francia, il Grand Remplacement sarà completato nel 2070, quando gli individui extraeuropei diventeranno la maggioranza. Nel 2020, il numero degli immigrati e dei loro discendenti provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea ammontava a 9.945.000, in base alle fonti ufficiali dell’INSEE, l’istituto transalpino di statistica. Ai quali, secondo il ministro dell’Interno Gérard Darmanin, dobbiamo aggiungere 700.000 clandestini, portando il totale a 10.645.000. Considerata l’attuale tendenza, si prevede l’immissione di 300.000 immigrati all’anno fino al 2070, per un totale di 15 milioni. 1)
Per gli stranieri già presenti e per quelli previsti, possiamo calcolare un tasso di crescita demografica dell’1,57% . 2) Gli immigrati e i loro discendenti già presenti nel territorio passeranno così da 10,6 a 23 milioni nel 2070.
I 15 milioni di migranti che arriveranno tra il 2020 e il 2070 e che avranno anche figli, costituiranno allora una popolazione di 22,9 milioni su un totale di 45,9 milioni di persone provenienti principalmente dall’Africa. 3)
Per quanto riguarda la popolazione autoctona, siamo ottimisti se parliamo di un tasso di crescita pari a zero, considerato che esso è già negativo in molti Paesi europei. Bisogna poi tenere conto di un’emigrazione annua di 200.000 francesi autoctoni (160.000 nel 2006 e 270.000 nel 2018), il che spiega anche il basso saldo tanto sventolato dagli immigrazionisti. La popolazione indigena sarà quindi pari a 44,4 milioni (54,4 meno 10) nel 2070.
In sostanza, la Francia conterà 80,3 milioni di abitanti, con 45,9 milioni di individui di origine soprattutto africana che costituiranno la maggioranza della popolazione
N O T E
1) Si tratta di un’ipotesi basata sull’ingresso annuo di 400.000 migranti (per esempio, 277.406 +138.420 per diritto d’asilo nel 2019) e la partenza di 100.000 di loro verso altri Paesi. Fonte: INSEE.
2) Si è infatti osservato che il tasso di crescita nei dipartimenti della Manche, Deux Sèvres e Vendée, che non hanno praticamente immigrazione, ha raggiunto lo 0,17% all’anno nel periodo 1990-2007 (INSEE). Sapendo che la popolazione dell’Esagono (65 milioni nel 2020) cresce dello 0,4% e che i 54,4 milioni di autoctoni (65 meno 10,6) crescono appena dello 0,17%, un semplice calcolo mostra che i 10,6 milioni di origine straniera crescono a un tasso dell’1,57%! A tale tasso di crescita corrisponde una fecondità di circa 2,8 figli per donna, che risulta essere inferiore a quanto si osserva nelle banlieau.
3) Al contrario di quanto sostengono gli immigrazionisti, il tasso di fertilità delle immigrate sta diminuendo con lentezza per due ragioni. La prima è legata ai matrimoni: gli uomini il più delle volte cercano una moglie nel loro Paese di origine, il che annulla il decremento atteso da una lunga permanenza in Francia. La seconda è che i nuovi arrivati provengono sempre più dall’Africa nera, dove la fertilità resta tra le più alte al mondo.
L’articolo originale è su “Riposte Laïque”.