Sembra proprio che ormai la Provincia di Trento quando si tratta di eliminare qualche orso non guardi in faccia nessuno. Dopo M90 e KJ1, anche M91 è stato abbattuto per decreto.
Qualche mese fa, in aprile, un giovane orso di due anni, munito di radiocollare e denominato M91 (usare una sigla invece di un nome evidentemente “facilita” l’eventuale eliminazione), aveva per sua sfortuna incontrato un turista (si presume un “amante della natura” ma solo se adeguatamente addomesticata e reificata) forse eccessivamente emotivo dalle parti di Molveno. Costui non aveva trovato di meglio da fare che lanciargli pietre e minacciarlo con un bastone. Sicuramente l’atteggiamento meno indicato in simili circostanze.
Tuttavia l’orso, evidentemente di buon carattere e meno impressionabile del bipede, si era allontanato per i fatti suoi senza reagire alle provocazioni, mostrando quindi una totale mancanza di aggressività. Avrebbe poi commesso un’altra “colpa” imperdonabile agli occhi dell’amministrazione, quella di essersi troppo avvicinato agli abitati per cercare nutrimento nei cassonetti cosiddetti “liberi”, ossia non protetti con adeguati dispositivi. Soluzione a cui da tempo avrebbe dovuto provvedere l’amministrazione trentina, quanto mai rapida e determinata, invece, nel decretarne la condanna a morte.
Così M91 è stato giustiziato nella notte tra l’1 e il 2 dicembre su ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, tale Maurizio Fugatti. Tra la firma dell’autorizzazione a procedere nell’abbattimento e l’esecuzione erano trascorse soltanto poche ore, senza la possibilità per le associazioni protezioniste di impugnare il provvedimento e ricorrendo a quella che Michela Brambilla (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente) ha definito “una prassi inaccettabile che deve finire una volta per tutte”.
Amaro, ma non rassegnato, il commento delle associazioni leal, leidaa e oipa: “Interverremo nelle opportune sedi giudiziarie per dimostrare l’illegittimità del decreto con conseguente danno alla fauna selvatica e uccisione di un animale (protetto) non necessitata. M91 era un giovane orso di circa due anni, monitorato attraverso tecnologie come il radiocollare. La decisione di abbatterlo è stata presa a dispetto delle necessità di preservare la fauna selvatica e nella fattispecie rappresenta l’ennesima sfida da parte della Provincia a chi con serietà e professionalità tutela animali e ambiente”.
Indignazione è stata espressa anche dalla lav contro “un decreto tanto sanguinario quanto assurdo perché ha condannato a morte un orso che doveva invece essere preso ad esempio per non avere risposto alle molteplici provocazioni subite nel tempo”.
Ancora più determinata la presa di posizione dell’Ente Nazionale Protezione Animali (enpa) che intende presentare denuncia in sede europea contro Fugatti per il reato di uccisione di animali: “M91 è un’altra vittima del ‘metodo Fugatti’ che consiste nell’emanazione di ordinanze lampo e nella loro esecuzione a tempi di record, solitamente nel pieno della notte o alle prime luci dell’alba, con il chiaro obiettivo di negare ai portatori d’interesse l’esercizio del proprio diritto costituzionale ad agire in giudizio. Una lesione gravissima che denunceremo in sede europea”.