Si sono riuniti i principali membri della Chiesa Protestante di Tahiti che oggi celebrano i 50 anni del Foyer des Jeunes Filles, il pensionato per ragazze. Il grande edificio di calcestruzzo dalle ancore a rilievo situato a fianco del Tempio principale di Pape’ete ospita un centinaio di ragazze, da quest’anno anche alcuni ragazzi, nonché selezionate donne di passaggio.
La cerimonia è stata diretta con gentile fermezza da Mama Flo, nella foto sotto, che è stata a capo dell’istituto.
Per sei anni questa è stata la mia casa, e ancora oggi passo tutti i giorni a salutare. Una volta che si è fille du Foyer lo si è per sempre: è come se un lungo cordone ci legasse tutte. Così fra le mie migliori amiche c’è la sportiva Ioio, rematrice, che si occupa del decoro degli ultimi due piani del grande edificio; la vicedirettrice Marianne che nel tempo libero cuce (tutti i miei vestiti a fiori sono usciti dalle sue mani operose; Maia, la direttrice, che mi ha invitata sul motu (isola) della sua famiglia a Taha’a; Fabienne, la mia ex vicina di camera; la contabile Silvie, che mi ha regalato non so quanti parei; la burbera Giulia, con la quale andavo a remare…
Il Foyer si è vestito a festa: oggi sfoggia il bel murale realizzato da un’ex allieva, dove troneggia il grande albero di baniano le cui foglie, simili a manu (uccelli), distaccandosi, se ne vanno libere volando nel mondo intero.
Momento di commozione quando è stato intonato il canto To Metua Vahine, scritto dal compianto Patrick Amaru.
Oltre alle ragazze delle isole, a Tahiti per motivi di studio, questo Foyer ospita qualche caso disagiato, ma non troppi, per mantenere la freschezza tipica degli studenti.
Gli unici che non si sono divertiti in questa bella giornata sono sicuramente i due maialini abilmente cotti al forno polinesiano, la cui carne ha deliziato i nostri palati…