Creato nel 2004, Hura Tapairu è il concorso di danza riservato a piccoli gruppi, massimo 30 artisti sul palco, che presentino creazioni originali. Molto più di una gara di ballo, l’Hura Tapairu è momento essenziale del calendario culturale polinesiano, incarna l’anima della Polinesia, trasportando il pubblico in un mondo di splendore, ritmo e pura emozione.
Questa edizione riunisce 36 gruppi in competizione che dimostreranno la loro eccellenza al Gran Teatro per due settimane, da mercoledì 22 novembre a sabato 2 dicembre 2023. Sono iscritti nelle seguenti categorie:
Tapairu, riunisce ‘ōte’a, danza guerriera, e ‘aparima, danza gestuale: 8 formazioni
Mehura, 28 gruppi in gara.
‘Aparima ‘āpipiti, gara facoltativa di ballo a due: 7 duetti
‘Ōte’a ‘āpipiti, gara facoltativa di ballo a due: 3 duetti
Pahu Nui, concorso orchestrale facoltativo: 6 orchestre
Il concorso ‘āpipiti quest’anno non ha avuto vincitori, la giuria non ha ritenuto nessun gruppo degno di essere premiato, né per la ‘aparima né per la ‘ōte’a.
Alcuni piccoli estratti per dare un’idea delle coreografie.
Il concorso Pahu Nui, percussioni, ha avuto la seguente classifica:
1 HEI TAHITI
2 VAITO’URA
3 ATOROIRA’I
Nel video il terzo classificato, il gruppo ATOROIRA’I
Gruppo ATOROIRA’I
Capo gruppo e coreografo: Tauhere SANDFORD
Direttore d’orchestra: Tanoa Ryley PAHIO
Autore del tema e dei canti: Naui TEPA
Compositore: Steeve ANGIA
‘Aparima ‘āpipiti: Here-iti PAPARA e Mariane TAMARINO
Pahu Nui: TANOA PAHIO, RUAHE MATAARII, WILFRED PEU, NIURAI PATU, MATAHI TIATIA e NIUA TEVAEARAI
Titolo del tema: ‘ĀNĀVAI, VAIRA’A ORA NŌ PUNARU’U, Il fiume Punaruu, la sua sorgente di vita
Il direttore d’orchestra Tanoa Ryley Pahio, racconta la sua storia: bambino cresciuto nel fondo della valle della Punaruu, che ha visto, nel tempo, dilaniata dal denaro.
‘ĀNĀVAI, VAIRA’A ORA NŌ PUNARU’U
‘Ua pohe tā’u ‘ānāvai i te po’ihā ‘e tē pohepohe noa nei ā.
E’ita vau e ‘ite fa’ahou iāna,
E’ita vau e fa’aro’o fa’ahou iāna,
Te ‘ōfa’i marō ana’e tā’u e mata ra
Marō i te mahana, marō i te aumi’i moni a te ta’ata.
Tē vai noa rā tōna puna i raro a’e ia ‘Orohena, i roto i te hōhonura’a o te fa’a.
Puna ora nō te fa’a,
te ta’ata,
Nā puhi,
Nā tumu,
‘Ia ora fa’ahou ‘oe, ma tē fa’a’ī i te vāhi ha’amarō hia ‘e te ta’ata.
E ora ïa ta’ata, e ora ïa tahora e puhi
Il fiume Punaruu, la sua sorgente di vita
Il mio fiume è assetato, sta morendo
Non lo vedo più. Non riesco più a sentirlo
Vedo solo pietre seccate dal sole
Assetato dalla sete di denaro degli uomini
In fondo alla valle,
La sorgente è tuttavia lì, ai piedi del monte Orohena
Fonte di vita per la valle e tutti i suoi abitanti
Fiume rivivi!
Riempi d’acqua i luoghi prosciugati dall’uomo.
Scorri affinché il tuo popolo, il tuo giaciglio e le anguille vivano.
Simpatica la loro interpretazione dell’escavatore
In categoria mehura la classificazione è la seguente:
1 HEI TAHITI MEHURA
2 TAMARI’I POERAVA NŌ FAA’A
3 VAHEANA
4 ‘O HEIHIA
Gruppo ‘O HEIHIA – 4 classificato in categoria mehura
Capo gruppo, coreografo e autore del tema: Hina-Mata-Tini JOLY
Direttore d’orchestra: Manuhau (Imihau LEQUERRÉ et Manu)
Autore dei canti: Vehetemanu TAUHIRO, Steeve CHAILLOUX, Tahitoa ARBELOT, Tokahi FAATUARAI e Hina-Mata-Tini JOLY
Compositore dei canti: Vehetemanu TAUHIRO, Areatua Parau, Manuhau, Tokahi FAATUARAI e
Hina-Mata-Tini JOLY
Titolo del tema:
‘A ho’i mai i tō fenua – Torniamo alla nostra terra
Siamo figli del fenua, la terra polinesiana. Operiamo in una società sempre più globalizzata e connessa e lo spazio per la nostra cultura si fa sempre più piccolo. È nostra responsabilità cercarla, impararla, praticarla e trasmetterla. Anche se non abbiamo imparato tutto in famiglia, possiamo apprendere la nostra cultura. È nostro dovere cercarla. Mā’ohi, che la cultura sia la base della tua essenza. Risveglia i tuoi sensi, ascolta, guarda, pratica, Mā’ohi, ritorna alla tua terra. Mā’ohi, soprattutto, non dimenticare chi non sei.
‘O HEIHIA è un nuovo gruppo che ha preso vita e cresce sull’isola di Ra’iatea. Il suo nome significa “la persona coronata” con riferimento alle corone di fiori che si portano in Polinesia. Si porta la corona e la si offre quando si danza, quando si canta, quando si celebra un arrivo, quando si piange una partenza, quando si festeggia. Le corone di fiori sono presenti in ogni tappa della vita.
‘O HEIHIA è composta da polinesiane che si sentono responsabili dell’apprendimento e della trasmissione della cultura Mā’ohi, compito sempre più complesso per l’evoluzione della società verso la mondializzazione.
Gruppo VAHEANA
Capo gruppo e coreografo: Vaheana LE BIHAN
Direttore d’orchestra: Roger TETUANUI
Autore del tema e dei canti e compositrice: Raumata TETUANUI
Titolo del tema:
PERE TE AUAHI – Pere, il fuoco
È la storia della dea del fuoco Pere, originaria di Tahiti. Dea dei vulcani, del fuoco e della danza. Sua sorella Nāmaka, è la dea dell’oceano. La gelosia invase la mente di Nāmaka e le due sorelle entrarono in conflitto. Pere decise di lasciare Tahiti accompagnata dal fratello Kāmohoali’i, dio degli squali, raggiungendo le Hawaii, e stabilendovisi. Dall’alba dei tempi, Pere ha vissuto e continuerà a vivere attraverso fulmini, tuoni e la lava del vulcano Kilauea.
Semplice e ricercata la tenuta di questo gruppo, con i lunghi guanti rossi che rappresentano la lava incandescente. Ritmi Hawaiani nella musica.
Gruppo TAMARI’I POERAVA NŌ FAA’A
Capo gruppo e coreografo e autore del tema: Hianau LAUGHLIN
Direttore d’orchestra: Bruno DEMOUGEOT
Titolo del tema:
Esther TEFANA, te reo i riro ei piru ‘auro – Esther TEFANA, questa voce d’oro
Esther Tefana, originaria di Tahiti, con la sua voce d’oro era destinata a diventare la stella, riferimento del repertorio musicale polinesiano. Era la figlia di uno dei musicisti della band QUINNS TAHITIAN HUT. Ha pubblicato il suo primo album all’età di 17 anni con brani che si canticchiano ancora oggi, come Tautira, Pipirima o anche No to’u tino meglio conosciuto come Hotu Hotu. Esther TEFANA ha avuto 40 anni di carriera ed ha sempre cantato della sua Polinesia, ovunque si trovasse. Esther ha lasciato un grande vuoto fra gli artisti dal 14 maggio 2021, ma la sua voce continua a cantare e canterà per sempre.
Il gruppo Tamari’i Poerava si è esibito danzando su queste melodie classiche, con la grazia, che tanto sarebbe piaciuta a Esther.
Gruppo HEI TAHITI MEHURA
Capo gruppo e coreografo: Tiare TROMPETTE DEZERVILLE
Direttore d’orchestra: Manaiva SAGE
Autore e traduttore: Yann PAA
‘Aparima ‘āpipiti: Bonnie APIU e Poemiti LEBRUN
Titolo del tema:
MAI TE MANUĀ ‘ŌPAE I TE PŌ – Come una nave da guerra che navighi di notte
La vita è un’esperienza a volte tumultuosa e difficile, in cui affrontiamo sfide
e incertezze, è come una nave da guerra che naviga di notte, in balia dei venti e delle maree. Bisogna navigare con determinazione e coraggio, come deve fare l’equipaggio di una nave da guerra, dimostrare resilienza e determinazione nel superare gli ostacoli.
Sì, è importante ricordare che anche nell’oscurità della notte, prima o poi spunta sempre l’alba e nuovi orizzonti possono apparire.
HEI TAHITI MEHURA è composto da 6 musicisti, 3 cantanti e 20 ballerini, è la seconda formazione iscritta in categoria mehura, danza di questo gruppo.
Dalla creazione della hura tapairu nel 2004, il gruppo HEI TAHITI ha sempre partecipato alla competizione e ha sorpreso con l’originalità dei suoi temi, come il cancan francese, rivisitato nel 2017. Per la sua nona partecipazione, Tiare TROMPETTE DEZERVILLE ha deciso di mettere in scena la passione amorosa… la musica, i gesti e la coreografia sono ispirati al flamenco e al tango… espressioni artistiche popolari di tradizione orale, elencate nel Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.
Gli abiti sono stati realizzati da Thérèse TUMG, gli accessori creati da Devica MANES. Le acconciature realizzate da Maryse UTIA e dal suo team di parrucchieri e truccatori. La direzione del suono e delle luci è fornita da Isabelle BOOSIE e Marion FAYN.
Un cenno ai gruppi che hanno partecipato provenienti da isole degli arcipelaghi polinesiani, il primo da Rimatara, isola dell’arcipelago delle Australi. Il più a sud della Polinesia Francese, che comprende 5 isole e per questo il suo nome polinesiano è Tuha’a Pae, la quinta parte.
Gruppo Te Tama No Rimatara
Capo gruppo, direttore d’orchestra e autore degli ‘ōrero: Motiha HATITIO
Coreografi: Heiata Mai e Tamatoa HATITIO
Autori del tema: Samuel e Élvina Tehio
Autori e compositori dei canti e degli ‘orero: Motiha HATITIO, Heremana Terou e Tepuruna TEMATAHOTOA
Ra’atira ‘ōrero, oratore principale: Paulo Tepuai
Costumista: Mihimana Anania
Traduttore dei testi in francese: Marthial Puairau
Titolo del tema: Rouru Tāhope
Questa è la storia di una donna di nome Rouru Tāhope, illustre guerriera degli oceani. Protettrice della terra di Rimatara, nota per i suoi capelli lunghi e spessi.
Siamo in un’epoca in cui i colonizzatori di terre lontane vogavano sugli oceani per accaparrarsi quanti più arcipelaghi possibile e allargare il proprio territorio. Uno di loro ebbe la folle idea di arrivare in una delle belle isole dell’arcipelago più meridionale della Polinesia. La guerriera è lungi dal sospettare che si tratti della sua isola, Nuiova, oggi chiamata Rimatara. Viene avvertita dagli uccelli d’alto mare e dai Meho, mutaformi protettori del vasto oceano che circonda la sua terra ancestrale, che la sua isola è al centro della cupidigia dei navigatori.
“È fuori discussione… non permetterò a nessuno di sottrarre Nuiova, per i desideri dei colonizzatori”, disse in tono collerico.
Con l’aiuto dei Meho e degli abitanti dell’isola, la guerriera tentò di respingere gli invasori affrontandoli, con le palme da cocco e con i suoi lunghi capelli, dal tramonto fino all’alba,
senza spargere una sola goccia di sangue. Escogitò uno stratagemma, per evitare di mettere in pericolo la vita degli abitanti dell’isola: fece realizzare dei rāmā roro, finte teste, con parti dell’albero di cocco, appesi ai fāniu, tronchi, e piantati in tutte le spiagge di Nuiova. Quando il nemico si avvicinò al calar della notte, accese fuochi in tutta l’isola per coprirla di fumo, far percepire le sagome e la guerriera con le sue diverse trecce.
Stratagemma volto ad ingannare il nemico e rispedirlo in mezzo all’oceano, facendogli credere che l’isola fosse occupata da un numero incalcolabile di abitanti.
Al termine del pacifico affronto, la guerriera venne soprannominata Te Vahine Rouru Tāhope, la donna con le trecce di capelli multipli, perché, per quanto semplice fosse il suo piano, sia riuscita a salvare Nuiova dagli invasori usando come sole armi i suoi capelli e gli alberi di cocco, senza causare la morte di nessuno, garantendo giorni felici a Rimatara.
Questa storia tramandata di generazione in generazione è sempre stata linea guida per gli abitanti di Rimatara, che all’atterraggio di ogni aereo, accendono fuochi per far passare i nuovi arrivati attraverso il fumo, per preservare l’isola dai parassiti e dalle malattie introdotte involontariamente, il che potrebbe mettere in pericolo la ricchezza e la vita degli abitanti del villaggio. Il suo nome indica: Nuiova, Nui: grande; O: ricchezza; Vai: acquisita, l’isola di Rimatara veglia gelosamente sulla sua ricchezza e difende la vita dei suoi abitanti con i pochi mezzi in suo possesso, infondendo valori, modi di vivere e tradizioni ancestrali a chi desideri il bene della propria terra.
Nuiovā: Possa la tua grande ricchezza rimanere e non essere acquisita da stranieri.
Per la sua prima partecipazione a Hura Tapairu, il gruppo Te Tama no Rimatara è formato da elementi provenienti dai tre gruppi di ballo dei tre villaggi dell’isola, Amaru, Motuaura e Anapoto.
Gruppo O Marama dall’isola di Bora Bora
Capo gruppo e autore del tema: Alizée Maraeturaina TEANUANUA
Coreografo: Keana VAHIMARAE e Marama DUGAN
Direttore d’orchestra: Jeannot TEAHURAI
Autore e compositore dei canti: Frédéric TEROROHAUEPA detto Coco
Titolo del tema:
PORA PORA I TE HOE MAMU – Bora Bora dalla pagaia silenziosa
Al tempo degli HUI AITO, gli dèi Mā’ohi avevano il difficile compito di scegliere gli aito, guerrieri, umili e forti. Ne vennero nominati due, fra i primi nati a Vavau (antico nome di Bora Bora), il fratello e la sorella PATIITII OMORE e TEURA, che avevano una forza incredibile ed erano dotati di un’intelligenza senza pari. I migliori per andare in esplorazione delle altre isole del Pacifico. Partirono con i loro marinai sulla loro va’a, piroga, pieni di orgoglio ed entusiasmo. TEURA avvistò alla fine della va’a, un’isola sbucata come dal nulla, era lì, e la attirava come una madre che canta una melodia d’amore al proprio figlio. L’isola di MANIAO si ergeva di fronte all’equipaggio abbagliato. La sorella minore di PATIITII OMORE prese la decisione di restare sull’isola, mentre il fratello decise di salpare con il suo equipaggio. Passarono diversi giorni, PATIITII OMORE non smetteva mai di pensare alla sorella che aveva lasciato nella nuova terra. Decise di dirigere la sua va’a con i suoi compagni verso MANIAO. L’aito di Bora Bora, impulsivo e assetato di battaglia, decise di attaccare MANIOI, ma usando la maniera gentile. Ordinò al suo equipaggio di attaccare zucche ai remi, in modo che le loro pagaie non facessero rumore per sorprendere il nemico. Da qui Bora Bora venne chiamata PORA PORA I TE HOE MAMU Bora Bora dalla pagaia silenziosa. La guerriera di Bora Bora capendo le intenzioni del fratello, volle proteggere l’isola di MANIAO con i pochi mezzi a sua disposizione. Realizzò dei fantocci per far credere di avere una numerosa armata, accendendo fuochi per circondare l’isola di Maniao col fumo, rendendo più difficile la scoperta del suo tranello. Da allora, la minore di PATIITII OMORE rimase fedele all’isola che la aveva chiamata e che la aveva adottata, mentre il fratello maggiore riprese il mare per tornare a Vavau.
Questa storia mette in luce la capacità, la forza e l’intelligenza dei due guerrieri affinché ricordiamo che, grazie a loro, Vavau o Bora Bora porta ancora oggi il nome: Pora Pora i te hoe mamu, Bora Bora dalla pagaia silenziosa.
Il gruppo O Marama ha partecipato al festival TAHITI TIA MAI a To’atā nel 2021.