Com’è noto, gli Stati Uniti sono da sempre gli alleati più stretti dello Stato di Israele, anche se con alti e bassi. Ora come ora siamo decisamente in periodo di “bassi”, tanto che per il cittadino medio israeliano qualsiasi futuro presidente americano non potrà che essere meglio di Obama per i rapporti tra i due Paesi. Un’indagine condotta dalla locale rete tv Channel 1 ha stabilito che a pensarla così è il 51% degli israeliani, mentre secondo il 26% non cambierà nulla. Per l’8% ci sarebbe ancora un margine di peggioramento.
Chi vincerà le lezioni americane? Per il 39% la Clinton, per il 30% Trump, per il 3% Sanders, mentre Ted Cruz e John Kasich sono a pari merito per l’1%.
Quale candidato sarebbe meglio per la causa di Israele? Secondo il 42% la Clinton, e Trump a seguire con il 34%. Tuttavia il 42% dei cittadini è convinto che i rapporti tra Netanyahu e Trump sarebbe migliori di quelli tra il leader ebreo e la Clinton, mentre solo il 32% pensa il contrario.
Entrambi gli aspiranti presidenti hanno citato Israele durante la loro campagna elettorale. Hillary Diane Rodham Clinton ha dichiarato che Israele ha il diritto di difendersi dal gruppo terrorista di Hamas che, ha detto, “provoca Israele”.
Nel marzo scorso, davanti alla conferenza nazionale dello America Israel Public Affairs Committee, Donald John Trump Sr. si è autodefinito “da sempre sostenitore e grande amico di Israele”.
Altre due indagini statistiche israeliane – portale Walla e Israel Democracy Institute – hanno raccolto le preferenze della cittadinanza per Clinton (rispettivamente 38% e 40%) su Trump (23% e 30%).