Risale al 2019 la dichiarazione ufficiale della nascita in Etiopia di un decimo Stato federale (regionale autonomo), il Sidama, come conseguenza del referendum di autodeterminazione del gruppo etnico sidama (2 novembre 2019). Un referendum a cui, stando ai dati ufficiali, aveva partecipato la quasi totalità degli aventi diritto, il 99,7%, con il 98,5% di voti a favore dell’autonomia.
Nel novembre 2021, sempre tramite referendum, se ne era poi aggiunto un undicesimo, lo Stato regionale delle nazioni, nazionalità e popoli del sud (snnpr; in lingua amarica: የደቡብ ምዕራብ ኢትዮጵያ ህዝቦች ክልል).
All’epoca, dello snnpr facevano parte le zone amministrative di Keffa, Sheka, Bench Sheko, Dawro, West Omo Zones e il distretto speciale di Konta.
Ora, si diceva, nasce il dodicesimo, lo snnp. Anche se in realtà è frutto di un distacco dallo snnpr in quanto le sei zone amministrative (Konso, South Omo, Wolayta, Gamo, Gedeo, Gofa) e i cinque distretti speciali (Burji, Basketo, Ale, Amaro, Dirashe), ora autonomi, precedentemente ne facevano parte.
Quella degli ultimi giorni è stata comunque una conferma di quanto già si prevedeva al momento del referendum del 6 febbraio 2023: la maggioranza degli aventi diritto – circa tre milioni – delle sei zone amministrative e dei cinque distretti speciali ha votato a favore della nascita dello snnp.
La commissione elettorale nazionale, incaricata del controllo dei risultati, ha tuttavia sospeso provvisoriamente le decisioni per Wolayta a causa delle evidenti irregolarità (frodi elettorali, consegna di carte d’identità provvisorie, eccetera) che hanno segnato il referendum in questa zona e su cui stanno svolgendo indagini.
Il sistema di “federalismo-etnico”, fondato principalmente su criteri linguistici oltre che geografici, venne introdotto nel 1995, nella prospettiva di garantire stabilità politica e tenuta sociale a un Paese di 120 milioni di abitanti in cui sono presenti oltre 80 etnie. In realtà, secondo alcuni osservatori, avrebbe talvolta rischiato di alimentare ulteriormente rivendicazioni territoriali e scontri identitari. Favorendo anche – come forse è il caso dello snnp – ulteriori frammentazioni.