Un piccolo commento all’articolo di Raffaella Menichini Le foto mai viste di Bobby Sands sulla “Repubblica” del 29 ottobre. Giornalista allora del “Manifesto” che avevo conosciuto nel 1994, con Orsola Casagrande, Stefano Chiarini, Ronan Bennet e Gerry Adams, quando quest’ultimo presentò a Venezia il suo libro Strade di Belfast (titolo poi abusivamente utilizzato anche da un terzapozisionista – leggi fascista – per un suo libro di fotografie sui murales irlandesi: Strade di Belfast, quello originario, autentico, venne pubblicato dalla casa editrice del compianto Chiarini, la Gamberetti).
Due precisazioni. All’epoca di quella foto bellissima, inquietante, direi commovente, Bobby non aveva 27 anni come scrive Menichini (li avrà al momento della morte nel 1981), ma solo 22.
Questo per ricordare quanto breve, dura e sofferta sia stata la vita di questo eroico proletario e rivoluzionario irlandese. E poi tra i nove compagni che lo seguirono – e che morirono – nello sciopero della fame, non tutti erano dell’IRA: tre di loro appartenevano all’INLA.
Tanto per essere precisi.