Protagonista di decenni di battaglie autonomiste, decano dei piemontesisti e raffinato studioso di storia, Roberto Gremmo torna a proporsi per le elezioni regionali dell’8-9 giugno. Ecco il suo manifesto elettorale:
Piemontesi!
non più giovane e con qualche acciacco, ma voglio ancora dare una mano per non far morire il nostro povero Piemont. Assieme alla mia povera Anna mi sono battuto per tutta la vita in difesa dell’identità piemontese, della lingua minacciata e della nostra Gente che è sempre più spaventata, isolata e senza tranquillità. Nell’ormai lontano 1985 quando fondammo ad Asti la “Lega contro la droga e l’immigrazione clandestina” mettendo in guardia sui pericoli dell ’arrivo di masse incontrollate, tutti ci dettero del “razzista”, ma purtroppo i fatti ci hanno dato ragione e oggi il problema della mancata integrazione è ancora aperto.
Quando in Piemonte irruppe la Lega Nord e tanti le andarono dietro, fui il solo a dire che prima o poi avrebbe abbandonato le idee del Nord, e purtroppo lo ha fatto adesso, trasformandosi in un partito nazionalista.
Ricordo questi fatti perché, con tutti i miei errori, sono stato l’unico a non cambiare bandiera, tenendo viva la speranza di un nuovo Risorgimento Piemontese.
Per le elezioni regionali, vecchio e malato, voglio ancora una volta dare un contributo alla buona lotta. A causa delle leggi elettorali capestro, non siamo riusciti a presentare una lista autonoma piemontesista, e sono stato ospitato come indipendente nella lista Noi Moderati, che comunque ha molto di piemontese: perché “da noi” era il motto del Partito dei Contadini che univa la gente delle nostre campagne.
Ho bisogno del tuo aiuto. Se ti sembra giusto darmi una mano, puoi votarmi solo in Provincia di Torino, ma é indispensabile dopo aver crociato il simbolo Noi Moderati scrivere “Gremmo”. Solo così posso farcela.
Grazie.