Un appostamento con fototrappola nei pressi del castello di Pietramala, tra le colline sovrastanti l’abitato di Arezzo, ha permesso a Giovanna Bianchi e Roberto C. Sonaglia di riprendere il gatto selvatico che da generazioni non si vedeva più in queste zone. Si tratta di un bell’esemplare fenotipicamente puro, secondo Andrea Sforzi, direttore del Museo Naturale della Maremma.
Bianchi e Sonaglia hanno osservato in due occasioni altri esemplari di “gatto puzzo” (come lo chiamano in Toscana) non lontano, sull’Alpe della Luna: un maschio adulto e una femmina con due micini, ma non è stato possibile raccoglierne prove fotografiche.











