Eminenti antijihadisti come Geert Wilders, Michael Savage e Robert Spencer hanno la particolarità di essere stati messi al bando dal Regno Unito, poiché è stato loro rigorosamente vietato l’ingresso nel paese, e ora il governo di Sua Maestà, nella sua saggezza, ha altresì vietato due siti web collegati a me.Sì, lo ammetto, non è proprio la stessa cosa, e sto lavorando per ottenere la rimozione di questo divieto, ma lo considero, paradossalmente, una medaglia al valore visti i vergognosi precedenti del governo riguardo all’islamismo.
Immaginate di trovarvi nella British Library, la biblioteca nazionale britannica ed ente governativo, che è pressappoco l’equivalente della Library of Congress negli Stati Uniti o della Bibliothèque Nationale in Francia. Supponete di volere leggere ciò che scrive David Brog a proposito del sostegno in calo degli evangelici a Israele, articolo pubblicato nell’ultimo numero del Middle East Quarterly. Digitate poi MEForum.org e otterrete il seguente risultato:
O magari volete sapere perché faccio distinzione tra Islam e islamismo, o perché mi preoccupa l’aggressione islamista in Gran Bretagna, così basta digitare DanielPipes.org per trovare questo:
La distinzione tra i due siti mi affascina in particolar modo. La British Library categorizza il sito MEForum.org come “Religione, Intolleranza” e DanielPipes.org come “Religione, Siti per adulti, Intolleranza, Blog”. (Probabilmente, titoli di articoli come Il turismo sessuale arabo hanno fatto sì che fossi categorizzato come sito per adulti.)
Stranamente, entrambi i siti sono stati bloccati per lo stesso motivo: “Intolleranza”.
Ma se invece vi trovaste nella British Library e voleste sviluppare l’odio verso gli ebrei, non c’è nessun problema! Qui di seguito alcuni siti antisemiti, tutti accessibili negli ultimi giorni:
• Exposing the Holocaust Hoax Archive: il nome dice tutto;
• Gilad Atzmon: il sito web personale di un ebreo fortemente antisemita;
• Jew Knowledge: contiene inchieste sul controllo ebraico di Hollywood, sui legami ebraici con l’11 settembre, e via dicendo;
• Muslim Public of Affairs Committee, UK: un gruppo jihadista antisemita;
• The Protocols of the Learned Elders of Zion: “il mandato di genocidio” è disponibile in più versioni.
E poi, se avete bisogno di esaltarvi per andare a uccidere la gente in nome del jihad, la British Library vi mette a disposizione una ricca selezione di siti web:
• Al Muntada: pubblica alcuni dei peggiori predicatori d’odio in Europa e sostiene individui accusati in Nigeria di finanziamenti al gruppo jihadista dei Boko Haram;
• Anjem Choudary: probabilmente il sito islamista britannico più estremista, ha elogiato i perpetratori degli attacchi dell’11 settembre e del 7 luglio, a Londra;
• FiSyria: promuove il jihad sunnita contro il regime di Assad in Siria;
• Friends of Al-Aqsa: un gruppo britannico pro-Hamas;
• Hizb ut-Tahrir: un movimento internazionale che cerca di rimpiazzare i paesi esistenti con un califfato globale;
• Islamic Education and Research Academy: un gruppo salafita finanziato dal Qatar che annovera un certo numero di operativi apertamente favorevoli al terrorismo. I gestori di questo sito incitano esplicitamente all’odio contro gli ebrei, le donne e altri;
• Muslimah’s Renaissance: un gruppo antisemita e antisciita;
• Al-Qassam: l’ala militare di Hamas, ampiamente classificata come organizzazione terroristica;
• Palestinian Forum of Britain: un fronte di Hamas;
• Palestinian Return Centre: un altro fronte di Hamas;
• Popular Front for the Liberation of Palestine: considerato un gruppo terroristico sia dall’Unione europea sia dal governo degli Stati Uniti.
E poi, forse il peggiore di tutti:
• Tawhed: sito web ideologico in lingua araba di al-Qaeda che promuove gli scritti di Osama bin Laden e Ayman az-Zawahiri. Ci potrebbe essere una spiegazione tecnica per questa situazione bizzarra. Nel dicembre 2013, la British Library diffuse un comunicato stampa titolato Web filtering on the British Library’s WiFi service, spiegando che
Nelle nostre aree pubbliche dove non ci sono regolari visite da parte delle scolaresche, noi filtriamo certi contenuti online, come i siti web riguardanti la pornografia e il gioco d’azzardo. Di recente, abbiamo introdotto un nuovo servizio wifi. Abbiamo inaugurato questo servizio da pochi giorni e sappiamo che il nuovo filtro blocca erroneamente certi siti. Stiamo lavorando attivamente per risolvere questo problema.
Potrebbe essere questo il problema? Ho scritto alla biblioteca e ho chiesto di sbloccare i siti. Ora, vedremo se la censura è stata “erronea” o intenzionale.
(Al contrario, la British Library non mi ha ancora escluso dal catalogo collettivo dei libri del Regno Unito; pertanto, lo stesso organismo che vieta il mio sito web, autorizza i miei libri. Questa storia è sensata come il resto delle politiche del governo britannico.)
8 aprile 2014 – www.danielpipes.org
traduzione di Angelita La Spada