Il Consiglio per la comunità armena di Roma si unisce alle condanne internazionali per la nuova azione militare della Turchia in Siria ed esprime massima solidarietà e vicinanza alla popolazione siriana colpita dalle forze armate turche di Erdogan.
Un’azione militare irresponsabile che ha prodotto morti, feriti, distruzioni e decine di migliaia di profughi che dimostra ancora una volta il vero volto della Turchia: uno Stato dove la tutela dei diritti umani è pressoché nulla, dove giornalisti, accademici e politici vengono incarcerati con ogni pretesto, uno Stato che alimenta tensioni con i propri vicini, non accetta mediazioni diplomatiche e conosce solo la politica della minaccia.
Uno Stato che, a cento anni dal genocidio perpetrato a danno della minoranza armena, ripete gli orrori del passato contro un altro popolo, con azioni belliche che non risparmiano la popolazione civile, le donne, i bambini…
Auspichiamo che a differenza del passato, le istituzioni italiane ed europee, invece di girare lo sguardo altrove, sappiano reagire adeguatamente di fronte all’ennesima prepotenza di Erdogan; e diano un messaggio di chiara fermezza anche per impedire che altri dittatori possano trarre spunto dall’avventura turca in terra siriana per nuove iniziative belliche nel Caucaso.
Se il genocidio armeno del 1915 fosse stato riconosciuto e punito adeguatamente non avremmo probabilmente dovuto assistere a nuovi scenari di violenza e di mancanza di rispetto dei diritti umani.
A coloro che oggi, giustamente, si indignano per l’arroganza bellica di Erdogan chiediamo di non dimenticare il dramma del genocidio armeno che ancora oggi il negazionismo turco rifiuta di riconoscere; di unirsi alle comunità armene in occasione del prossimo anniversario del genocidio (24 aprile, 105° del Metz Yeghern), di votare nei consigli comunali e regionali risoluzioni di condanna dell’attacco turco e di solidarietà al popolo armeno e curdo.