È iniziato con grande entusiasmo il Festival delle Australi, l’arcipelago più a sud della Polinesia Francese. Sono terre che godono di clima fresco grazie alla loro posizione geografica, e in effetti il titolo della manifestazione, ’Apu tumu Anu To’eto’e, utilizza il vero nome di queste isole, Anu To’eto’e, “terre fredde” (la denominazione correntemente usata oggigiorno, Tua Pae, “le cinque isole”, è opera dei missionari).
’Apu tumu, la conchiglia ancestrale, viene simbolicamente aperta all’inaugurazione ; durante la settimana del Festival sarà riempita di sapere e tradizioni, per essere chiusa e conservata con cura.
La manifestazione non aveva più luogo da trent’anni, la prima edizione essendosi svolta a Tubuai nel 1989: dobbiamo ringraziare Pierrot e la sua determinazione, che hanno permesso di farci vivere giornate ricche di danze e cultura.
I partecipanti di ogni isola sono arrivati sfilando, distinti dai vari colori: in nero gli abitanti di Tubuai, giallo per Rurutu, rosso per la piccola Rimatara, verde per Ra’ivavae e, last but not least, blu per i convenuti dalla remota isola di Rapa.
Gli abitanti delle Australi, riuniti sotto il grande tendone, hanno cantato con un’unica voce il loro nuovo inno, non dimenticando di ringraziare atua, il loro dio.
La particolare haka di Rapa ha concluso la manifestazione, ed è stato possibile degustare alcune prelibatezze delle isole fredde: oltre alla frutta, le frittelle di taro (un tubero locale), le cips di ’uru (l’albero del pane), i rori (oloturie) abbondantemente conditi con cocco grattugiato.