L’atollo di Hikueru è famoso perché molti decenni fa, quando gli idrovolanti costituivano l’unico mezzo per assicurare i collegamenti con le isole più remote (Air Tahiti ne vantava una flottiglia), ben due velivoli furono vittime di incidenti.
Il 3 settembre 1965, il pattino galleggiante dell’idrovolante numero 20 urtò contro uno scoglio di corallo, facendo parzialmente affondare il mezzo. Stessa sorte per il numero 39: arrivato in soccorso sull’isola il giorno seguente, durante l’ammaraggio venne sbattuto da un’ondata contro la barriera corallina.
Questi aerei sono entrambi destinati a rimanere dove sono.
Durante la mia visita, uno degli isolani mi ha raccontato che dopo una delle ultime mareggiate che hanno colpito l’isola, dal terreno davanti alla sua casa sono affiorati pezzi di lamiera. Convinto che si trattasse di una vecchia Land Rover, ha agganciato il metallo tirando con tutte le sue forze. Grande è stata la sua sorpresa quando si è trovato tra le mani un pezzo di idrovolante…