Da giovedì 9 marzo a sabato 11 marzo 2023, gli studenti delle scuole medie si sono esibiti per la 6a edizione della Heiva Taure’a, che ha avuto luogo nella mitica arena di To’atā.
Hanno gareggiato dieci scuole medie: dall’isola di Tahiti, gli istituti Anne Marie Javouhey, Maco Tevane, Pomare IV, la scuola di Paea, dalla lontana penisola quella di Taravao, la federazione degli istituti professionali CJA che comprende le scuole di Papara, Paea, Punaauia, Faa’a, Mahina, Papeno’o e Ha’amene; dalla vicina isola di Mo’orea, la scuola media di Afareaitu; gli allievi dell’isola di Taha’a si sono presentati esclusivamente per la categoria orchestra; per finire gli allievi di Bora Bora e la scuola dell’atollo di Makemo, arcipelago delle Tuamotu.
Scuola Anne-Marie Javouhey, isola di Tahiti
Te ‘aute ‘ura ‘e te ruahine o Rufau ‘Ura Tapu – L’ibisco rosso e la dea Rufau ‘Ura Tapu
Testo tratto dal libro di Charles Manu-Tahi, Il fiore polinesiano.
L’ibisco rosso singolo di Tahiti appartiene alla famiglia delle malvaceae. Esiste anche l’hibiscus rosa sinensis. La differenza tra questi due fiori è che uno è singolo e l’altro è doppio. L’ibisco doppio fu portato a Tahiti da Johnstone nel 1845. Nelle valli dell’isola di Tahiti si può trovare l’ibisco rosso singolo. È stato piantato dagli anziani per servire come punto di riferimento sui sentieri di montagna. I polinesiani, quando andavano in montagna, si orientavano grazie al colore rosso del fiore nelle valli di Papeno’o e Mataiea. Per capire come un semplice ibisco rosso renda possibile orientarsi, basta arrampicarsi su un albero e cercare nel verde della foresta i ciuffi rossi che indicano la strada.
Ho tratto queste informazioni dal Bulletin de la Société des Études Océaniennes, Jay e Johnstone, n°95 Volume VIII, giugno 1951, pagina 182. Vengono descritte alcune piante importate a Tahiti nel 1845 dallo scienziato Johnstone, arrivato a Tahiti nel 1836. Specialista di botanica, fu lui a introdurre alcune specie vegetali in Polinesia francese.
Scuola dell’isola di Taha’a, arcipelago della Società
Te pahu tupa’i – Il battere dei tamburi
Taha’a, l’isola sacra, l’isola della vaniglia, è anche l’isola dove l’eco dei pahu (tamburi) ritmava il quotidiano degli antenati intorno ai marae, I luoghi di culto.
Oggi come allora dal fondo della bella vallata di Ha’amene, il ritmo dei tamburi risuona evocando le memorie degli anziani che davanti al mare, lo sguardo fisso verso l’orizzonte, testimoniano il sacro passato all’orecchio attento dei giovani.
Il rombo dei possenti colpi dei tamburi annuncia ancora i vari avvenimenti e invita alle feste e alle celebrazioni.
Gli allievi di Taha’a non si limitano a suonare il pahu, ma vogliono raccontarne la storia e l’importanza nella loro hiro’a tumu (cultura).
Scuola Maco Tevane, isola di Tahiti
I vaivai a’e, i vai nā: te vai – C’era una volta, ed esiste per sempre: l’acqua.
Cosa saremmo senza acqua? Cosa saremmo se gli elementi della natura si scatenassero contro di noi? Perché troviamo così difficile restare al nostro posto? Perché questa mancanza di rispetto? Noi, gli studenti della scuola Maco Tevane, abbiamo cercato di rispondere a queste domande. Abbiamo cercato di evitare di essere dei saputelli. Abbiamo iniziato prima a casa, poi a scuola e infine vicino al nostro fiume. Sappiamo che è una lotta a lungo termine, ma ecco il proverbio che ci guida quest’anno: “Individualmente siamo una goccia d’acqua, insieme diventiamo oceano”.
Scuola di Afareaitu, isola di Mo’orea
Tau-Matafe’e-fa’atupu-hau – Il polpo portatore di pace.
Dall’inizio di questo mondo, gli antenati hanno vegliato sull’eredità dei loro discendenti. Benvenuti a tutti! Ascoltate la storia del simbolo di Papeto’ai, il simbolo di Mo’orea. Taumata-fe’e-faatupu-hau, guardiano inviato dagli dèi per portare amore e armonia. Rappresentante di Papeto’ai, precedentemente chiamato fa’ato’ai, egli ha tanto operato per il suo popolo. Screditato con l’inganno dagli uomini-tartaruga. Ti compatisco Taumata-fe’ e-faatupu-hau.
Scuola Pomare IV, isola di Tahiti
Te vai ora – L’acqua della vita.
È la storia di una giovane donna di nome Tevaiora, creata a partire da una goccia d’acqua da Ta’aroa, il dio Mā’ohi. Inviata in un’isola dimenticata durante la grande siccità, grazie al dono di governare l’acqua ricevuto da Ta’aroa, Tevaiora riesce a riportare in vita l’isola in soli tre giorni. Alberi e frutti ricrebbero in abbondanza, gli animali tornarono numerosi e la gente scoprì la nuova isola paradisiaca.
Scuola del comune di Paea, isola di Tahiti
O Papa-Aea: te hō’ēra’a o nā fenua – Papa-Aea: l’unità di due comuni.
C’era una volta a Paea una bellissima giovane guerriera di nome Manuiti. Era la figlia del capo della tribù Ari’ivahine, composta da donne. Un giorno Manuiti, desiderosa di incontrare per la prima volta un uomo, decise di andare da sola nella vallata e camminare lungo il fiume Tiamao. Esausta, si addormentò ai piedi del monte Mahutaa, ma venne svegliata dal suono del pū (conchiglia) e vide alcuni uomini che congiuravano per rubare la terra alla sua tribù. Erano della tribù Aitore’a, popolo prevalentemente maschile che viveva vicino a loro. Si innamorò del figlio del capo ma senza avvicinarglisi. Corse ad avvertire le sue donne del pericolo che incombeva su di loro. Il giorno successivo, le donne si prepararono per la battaglia. I due popoli si scontrarono lungo la spiaggia di Rohotu in uno conflitto terribile. Quando il capo della gente di Papara scagliò la sua lancia contro Manuiti, il principe si frappose e la ricevette nel cuore, salvando la guerriera. I due popoli si unirono per combattere il capo, che morì. Da quel giorno, Paea e Papara sono diventati un solo popolo, quello di “Papa-Aea”.
Scuola dell’atollo di Makemo, arcipelago delle Tuamotu
Te mara’ara’a o te miti – L’innalzarsi delle acque.
Questa è la storia di un gruppo di giovani che si incontrano nei fine settimana in un posto chiamato Kahaia. Un giorno notano che il cielo si sta oscurando e il sole va scomparendo; gli uccelli si agitano fuggendo spaventati; il livello del mare si alza gradualmente. I giovani, presi dal panico, rimangono ammutoliti di fronte all’oceano che devasta la loro terra natale, e non possono intervenire. Sono confusi, hanno perso la loro terra. Cosa faranno adesso?
Federazione di istituti CJA, isola di Tahiti
Te ta’a’ēra’a, te itoito ‘e te aoahe ‘o vai ‘oe? – Differenza, coraggio e autostima, chi sei?
Scuola dell’isola di Bora Bora, arcipelago della Società
Tarita
Tarita Tariiparia originaria di Bora Bora, ha avuto il privilegio di interpretare il ruolo principale di Maimiti nel film Gli Ammutinati del Bounty girato nel 1960 a Tahiti. Sin dalle prime riprese, Tarita viene notata e diventerà la compagna di Marlon Brando, con il quale avrà 4 figli. Purtroppo la sua famiglia sarà travolta da un tragico destino. Dopo la gloria del cinema, la vita di Tarita e dei suoi familiari sarà segnata da diversi difficili eventi. Abusi, droga, violenza, omicidio e suicidio sono i drammi da loro vissuti.
Scuola di Taravao, isola di Tahiti
‘Ia mā’a à te fenua o te ao Mā’ohi! – Cibo della terra del mondo Mā’ohi!
Il cibo ci permette di vivere, crescere ed essere sani. Sono gli alimenti che la terra ci dona per nutrirci. Il cibo è anche quello dello spirito e dell’anima trasmesso dai nostri antenati. Stiamo assistendo alla perdita della nostra cultura, le giovani generazioni stanno perdendo orientamento e valori. Il sapere degli anziani viene trascurato e le risorse naturali si stanno esaurendo. Madre Natura soffre di questo comportamento irresponsabile che porta alla sua distruzione. Come possiamo far fruttare la nostra eredità per il domani? È il momento di agire rivendicando la conoscenza e lo stile di vita dei nostri avi, per lasciare in eredità alle future generazioni una pianificazione in armonia con la natura, con valori come il sostegno della comunità, il rispetto e l’umiltà. Solo così, le risorse trasmesse dai nostri anziani perdureranno di generazione in generazione.