Il Conservatorio Artistico della Polinesia Francese propone un’immersione nella storia e nella cultura ancestrale con Pa’iatua: il tempo degli dèi, spettacolo che si terrà nel Marae ‘Ārahurahu di Paea. Da sabato 13 luglio 2024, e per sei spettacoli, il gruppo O Tahiti E, composto da più di un centinaio di ballerini, cantanti, musicisti, artigiani e ‘ōrero, presenterà questo rito sacro dai tempi antichi.
I tiki e i to’o, dalle sembianze umane, erano conservati nei fare atua, le case degli dèi. Oggetti considerati sacri, scolpiti nel legno o nella pietra, quelli di dimensione minore, come i to’o, erano coperti da fini intrecci di di fibra di cocco ornati da piume.
Questi simulacri venivano avvolti nella tapa, tessuto vegetale che si ottiene battendo la corteccia interna di alcune specie di albero, che, periodicamente, veniva sostituito perché danneggiato. Questa cerimonia era chiamata pa’iatua.
Non è d’accordo con questa interpretazione il pastore Tafai Tapati, rappresentante del partito indipendentista all’Assemblea della Polinesia Francese, che nella parola pa’i, più che avvolgere, vede il significato di mettere in alto, venerare.
Il popolo Mā’ohi era monoteista già nell’antichità, venerando l’unico dio creatore: Ta’aroa.
Sono stati utilizzati un to’o realizzato dal Centro dei Mestieri e delle Arti, oltre a quattro ti’i in legno e pietra, per rendere omaggio alle pratiche ancestrali.
Da dieci anni, il Conservatorio produce ogni anno spettacoli dal vivo sul Marae per sostenere gli artisti locali e promuovere il patrimonio e le arti tradizionali di Fenua.