Martin Richards, dell’Università di Huddersfield.

Le lingue austronesiane sono parlate da oltre 380 milioni di persone in un immenso territorio che comprende Taiwan, Malesia, Indonesia, Filippine, Madagascar e le isole del Pacifico. Da tempo gli studiosi – genetisti, archeologi e antropologi – si chiedono come sia possibile che le popolazioni di un’area così vasta e diversificata possano condividere parlate affini. Ora, un’equipe di ricercatori archeogenetici capeggiata da Martin Richards, docente all’Università di Huddersfield, nel West Yorkshire, avanza un’ipotesi basata sulla più vasta campagna di analisi del DNA mai condotta nella regione.
La teoria “tradizionale” sostiene che la coltivazione del riso sia stata messa a punto in Cina e quindi esportata a Taiwan, dove si svilupparono le parlate che definiamo austronesiane. Da qui la popolazione e la sua lingua si sarebbero diffuse nel resto dell’area, circa 4000 anni fa.
Ma l’analisi dettagliata dei dati genetici mostra un quadro più complesso, poiché il DNA mitocondriale individuato negli isolani del Pacifico era presente nel Sud-est asiatico insulare in un periodo di molto precedente, mettendo in dubbio la teoria dominante “Out of Taiwan”. Richards e colleghi, che studiano la questione fin dagli anni ’90, hanno individuato una spiegazione basata sul cambiamento climatico dopo la fine dell’Èra Glaciale – circa 11.500 anni fa – che ha provocato un aumento del livello marino e una fortissima trasformazione dei paesaggi del Sud-est asiatico e del Pacifico.
Ciò avrebbe condotto a un’espansione umana dall’Indonesia intorno a 8000 anni fa e alla conseguente condivisione, in tutto il Sud-est asiatico insulare e nelle isole del Pacifico, del DNA mitocondriale e dei cromosomi Y che l’equipe ha di recente trovato in grandi quantità.
E per quanto riguarda il fattore linguistico? I vari rami dell’austronesiano possono essere fatti risalire a un originale taiwanese, e l’analisi del DNA in effetti dimostra che ci fu una certa emigrazione dall’isola circa 4000 anni fa. Un fenomeno che però riguarda una minoranza della popolazione dell’intera area, non superiore al 20 per cento. Secondo Richards, una spiegazione per la diffusione della lingua è che questi immigrati taiwanesi fossero diventati un gruppo di élite, o avessero instaurato una nuova religione o filosofia.

 

austronesia

Diffusione delle lingue austronesiane.