Quinto appuntamento della Heiva I Tahiti 2016. Il pupu (gruppo) ‘Ori Tamarii Vairao, in categoria Hura Ava Tau, amatori, danza la particolare nascita dell’eroe Maui, venuto al mondo prematuramente e poi abbandonato nell’oceano. Gettato in acqua, poi recuperato e posto nella grotta di Fa’a’na, aveva due corna sulla testa che caratterizzavano il suo aspetto di mezzo dio e mezzo uomo. Resta il solo semidio che si è dato da fare per il benessere dell’umanità.
I Tamarii Papara, in concorso per il Tarava Tahiti, canto, si dedicano alle figure della regina Purea e di Opuhara, l’ultimo ari’i (capo) del clan dei Teva, difensore degli antichi riti, caduto nella battaglia dei Fe’i pi . Per celebrare il suo unico figlio, Teriirere, che voleva diventasse l’ari’i nui, il grande capo di tutta l’isola di Tahiti, Purea aveva lanciato il monumentale progetto del marae Maha’iatea.

I Tamarii Mataiea cantano per noi la storia di Aumairea, donna dalla bellezza leggendaria, che arrivava a nuoto fino alle terre dell’eroe Tetuanui per raccogliere le piante che questi coltivava nel suo orto. Tetuanui la osserva di nascosto, rimane folgorato dalla sua bellezza e decide di corteggiarla; si sposano felicemente. Aumairea ha un simpatico potere: quando fa l’occhiolino, i banchi di pesci arrivano numerosi ed è facile prenderli nelle reti. Ha l’abitudine di distribuire al popolo il frutto del suo prodigio. “Prendete quello che vi serve, e distribuite al popolo”, ripeteva con dolcezza.
Faretou No Huahine, coro in trasferta da quest’isola vicina ma selvaggia, canta della stirpe dei guerrieri Hiva, la “guardia bianca”; di famiglia reale, erano educati alla guerra e a tutte le cerimonie; avevano un grande potere: potevano rimuovere un ari’i se non lo reputavano degno.

Chiude la serata il leggendario gruppo Temaeva, vincitore della scorsa Heiva, che sottolinea come le festività fossero importanti per riunirsi e valorizzare la propria cultura, per mostrare l’abilità e la forza dei guerrieri con i giochi tradizionali (che hanno luogo in concomitanza con la Heiva) nella gioia e nell’amicizia, sotto la benevola protezione degli dèi. Temaeva, gruppo in scena dal 1962, in questo spettacolo dà ampio spazio alle sue “vecchie ballerine” che occupano la scena con grande energia e maestria. Divertente vederle ballare, tutte insieme sorridenti, cantando Te vahine purotu, “bella signora”… Divertente vedere il primo ballerino fare chiari riferimenti ai sui appetiti sessuali durante il suo assolo.
Circa la… disponibilità delle donne polinesiane, questa nasce da un equivoco: quando il primo navigatore Wallis gettò l’ancora a Tahiti, prese a cannonate i guerrieri di Amo, il capo, uccidendone un buon numero, poiché li vedeva riunirsi minacciosi. Fu sua moglie Purea a stabilire il contatto, arrivando sotto “la grande isola galleggiante” con le donne del suo seguito e ogni ben di dio di cibo fresco. I polinesiani avevano capito che se il contatto avveniva tramite le loro donne, parecchie vite sarebbero state risparmiate; così, esattamente come se fossero sacrificate sui marae, i luoghi di culto, essi mandavano incontro ai marinai le tenere fanciulle, quelle non sposate, quindi molto giovani. Le giovanette certo avrebbero preferito i prestanti ragazzi della loro razza ai marinai sudici e sdentati, provati da mesi e mesi in alto mare, ma non avevano possibilità di scelta.

Alcuni brani del gruppo Te Maeva

Te vahine purotu – Bella signora
Sono la donna, la fondamenta della gioia,
volo a To’ata
spando un messaggio d’amore, d’amicizia
di confidenza nel nostro paese,
zoccolo e fondamenta della nostra vita
il nostro paese ci guarda voglioso e concupiscente
questa sera ci riuniremo
balleremo con sensualità nella gioia e nell’ubriachezza

Te piu raufara
Te piu raufara, cinque franchi, bella signora
non sono vecchia, sono ancora giovane
i miei genitori sono vecchi
quando il sole tramonta, il mio desiderio più grande
che tu sia sulla soglia della mia casa
….

Vahine faufa’a rahi La donna dalle numerose ricchezze

La gioia è al suo massimo
salta, balla, bagnato di sudore
abbracciamoci, abbracciamoci dopo la danza
non sono vecchia, sono sempre pronta
taci, taci
sono io la donna
sono io che do la vita
sono io che rallegro la festa
tu sei il pilastro, la conchiglia della vita.

Te vahine purotu – Bella signora
(a due voci con il coro)

Ah, bella signora, chi sedurrai?

L’uomo dai bei occhi che ha dei soldi,
Il corpo muscoloso, una bella situazione ed una grande fortuna
Ah come è piacevole, ah come è bello.

Portami all’hotel, prendi una camera romantica,
Beviamo champagne
Accarezziamoci fino a domani.
Questo non è gratuito
Un pasto gratuito non può essere un buon pasto.

Ah bella signora, sono stanco dei tuoi modi da ragazza
Come si fa?

Portami al tuo bel fare niau [casa di foglie intrecciate].
Beviamo la Komopuaka [alcol prodotto dal lievito puro].
Fumiamo l’erba
E quando saremo sotto l’effetto della droga, baciamoci e
alla fine
facciamo volare il peue [tappeto di fibre intrecciate sul quale si dormiva]
sotto i nostri movimenti ritmici

Ah come è bello, ah come è grosso.

Ah bella signora, come ti senti?

Il mio male è scomparso grazie alle piante medicinali
Il mio male è scomparso sono raggiante.

Continua, continua
Ah bella signora
Va bene, va bene