Ahmad Shamlu, Se invano è bella la notte, Edizioni Menabò, Ortona 2016.
È la raccolta scelta delle poesie di Ahmad Shamlu (Teheran 1925 – Karaj 2000), tradotte e curate da Esmail Mohades. “La mia perpetua preoccupazione è la questione della libertà”. Con queste parole Shamlu descrive se stesso. La libertà è il filo rosso che lo lega ineluttabilmente alla società iraniana, che da più di un secolo insegue l’autodeterminazione e la libertà.
Al di là della qualità e della bellezza delle sue poesie, Shamlu senza alcun dubbio è annoverato tra le personalità più influenti della letteratura persiana. Fa parte di quegli scrittori amati dalla massa che magari non ha letto nemmeno uno dei suoi versi. E questo è privilegio di pochi. Sullo sfondo della martoriata terra dell’Iran, la poesia di Shamlu esprime il desiderio dell’essere umano di amare e di essere libero. Non a caso egli è chiamato il poeta della Libertà e dell’Amore, concetti che toccano la coscienza di tutti. L’innocenza e la potenza di questo gigante della poesia persiana, insieme alla sua anima gentile e indomita, hanno descritto la storia degli eroi della terra persiana e la ferocia e la bassezza dei suoi despoti. La lirica di Shamlu, talvolta intima e personale, oggi assurge a valore universale e diventa sussurro di ogni animo che intenda amare ed essere uomo retto. Egli, oltre a occuparsi degli aspetti della vita reale, compone anche l’elegia dei sogni infranti del popolo e degli eroi che si battono per realizzarli.
Se il sommo poeta del Trecento, Hafez, con la sua poetica mistica e celeste ha influenzato la cultura persiana, Shamlu con il suo Amore terrestre ha occupato il cuore e l’animo di generazioni e ha inciso sulla cultura dell’Iran del Novecento. Il profondo amore per Aida, verso dopo verso, diventa il canto dell’Amore universale che oltrepassa i propri confini per divenire concetto sociale e politico. Benché fortemente legato alla sua patria e alle sue genti, egli è poeta dalla visione globale per il quale l’uomo, dovunque viva, al di là del tempo e delle ideologie o religioni, è stato il punto di riferimento. Di Shamlu, oltre alle varie raccolte di poesie sono stati pubblicati 17 volumi di poesie.
La vita di Alef Bamdad (il nom de plume di Shamlu) è la sua poesia, che è la ricerca ansiosa dell’ideale, nient’altro che la libertà. “Io credo in questa realtà: le mie poesie non sono un’interpretazione della vita, esse sono la vita stessa”.