Esattamente 50 anni fa, il 21 agosto 1975, una ventina di autonomisti armati con fucili da caccia, guidati da Edmond Simeoni (poi condannato a cinque anni), prendevano il controllo della cantina di un rimpatriato dall’Algeria (pied-noir) nel villaggio di Aleria. Scopo dell’azione diretta, denunciare gli scandali finanziari esercitati sulla produzione vinicola locale. All’assalto del giorno successivo da parte di 1500 gendarmi e crs, i ribelli rispondevano aprendo il fuoco e due militari perdevano la vita.
L’evento rappresenta la rinascita dell’indipendentismo corso con la costituzione del Fronte di Liberazione Naziunale Corsu nel 1976. Nei quaranta anni successivi il flnc sia attribuirà oltre 4500 attentati, in gran parte contro la speculazione edilizia e turistica, in difesa del territorio.
Oggi a mezzo secolo di distanza dai fatti di Aleria forse “la montagna sta per partorire il topolino”: il Parlamento francese sta studiando un progetto di legge costituzionale che dovrebbe concedere all’Isola di Granito (attualmente una “collettività territoriale a statuto particolare”) una “autonomia nella Repubblica”. Il progetto che verrà dibattuto in parlamento in ottobre, nel riconoscere la “specificità del profondo rapporto instauratosi tra l’isola e i suoi abitanti”, implica la modifica (un emendamento) della Costituzione del 1958.
Si tratta della prima importante conseguenza dell’accordo politico concluso l’11 marzo 2024 tra il governo e i rappresentati corsi. Il progetto, adottato a larga maggioranza dall’Assemblea di Corsica il 27 marzo 2024, era stato avviato ancora nel 2022 dall’ex ministro dell’Interno Gerald Darmanin in risposta ai disordini scoppiati nell’isola per la morte in carcere dell’indipendentista Yvan Colonna (condannato come presunto responsabile dell’uccisione del prefetto Claude Erignac nel 1998).
In sostanza, alla Corsica verrebbe concesso uno statuto di autonomia nella Repubblica, stabilendo con una loi organique le modalità di controllo delle nuove norme e le condizioni entro cui verranno esercitati i nuovi poteri (particolarmente in àmbiti come l’edilizia, il turismo, lo sviluppo economico). Ciò avverrebbe inserendo nella Costituzione un nuovo articolo (72‑5) che riconosce formalmente tale statuto di autonomia e le particolarità che ne giustificano l’applicazione con norme diverse dal resto del territorio francese. Disponendo che “la Corsica è dotata di uno statuto di autonomia in seno alla Repubblica che tiene conto dei suoi particolari interessi, legati alla sua insularità mediterranea e alla sua comunità storica, linguistica, culturale, avendo sviluppato un legame singolare con la propria terra”.
Rimarrebbero di competenza del governo centrale funzioni fondamentali come la legislazione elettorale, le libertà pubbliche, la cittadinanza, l’organizzazione della sicurezza e della giustizia.
In ogni caso le decisioni prese in Corsica rimarranno soggette alla supervisione del Consiglio di Stato o del Consiglio Costituzionale. Quanto al popolo corso, potrà esprimersi mediante referendum prima dell’approvazione della legge organica.
Certo, non si tratta del primo “statuto speciale” che Parigi attribuisce alla Corsica (vedi gli Accordi di Matignon del 2002 in materia di educazione, lingua e imposte), ma probabilmente il più significativo e consistente. Come ha sottolineato Gilles Simeoni, figlio di Edmond e leader di Inseme per a Corsica, “la principale domanda da porre al Parlamento è se la Francia intende chiudere un conflitto politico durato 50 anni”.
Ovviamente non tutti sono d’accordo. In particolare per la presenza del termine “communauté” ampiamente utilizzato dall’estrema destra francese. Per Pierre Ouzoulias, vicepresidente del partito comunista (pcf) al Senato, il progetto rappresenterebbe un “affront aux principes de la République”. Perplessità anche dal Conseil d’État. Invece per François Rebsamen, ministro per la Pianificazione del territorio, rappresenterebbe “une voie hors de la violence qui redonne de l’espoir à une jeunesse qui en a besoin dans la région la plus pauvre de France métropolitaine”.