La musica è tra le fondamentali espressioni della cultura dei nativi americani, assai diversa dalla nostra nella struttura, nel canto, nello scopo e nel significato. La descrive un testo fondamentale del 1926, The American Indian And Their Music, di Frances Densmore, tradotto e pubblicato per la prima volta in lingua italiana (Gli Indiani d’America e la loro musica, Mauna Kea Edizioni).
La Densmore, etnografa ed etnomusicologa nata a Red Wing (Minnesota) nel 1867 e scomparsa nel 1957, è stata un’illustre studiosa della cultura degli indiani d’America. Al suo attivo la registrazione di oltre duemila cilindri fonografici di musica nativa, raccolta di tribù in tribù in un periodo in cui i coloni bianchi si stavano trasferendo nelle terre degli autoctoni e li incoraggiavano ad adottare i costumi occidentali.
L’operazione di raccolta, resa possibile dalla nuova tecnologia fonografica, aveva permesso di immortalare canti, usanze e cerimonie prima che fossero irrimediabilmente deteriorati dall’influsso occidentale.
Gli Indiani d’America e la loro musica ci restituisce suoni (grazie alle partiture contenute nel testo) e immagini (grazie alle descrizioni e alle foto originali) d’epoca, in un testo prezioso e imperdibile per appassionati di musica e di etnomusicologia. Un vero e proprio viaggio nel tempo, tra gli indiani americani di cento anni fa. La traduzione accurata, ricca di note esplicative, è a cura di Raffaella Milandri, scrittrice e giornalista, esperta studiosa dei nativi americani, membro onorario della Four Winds Cherokee Tribe in Louisiana e della tribù Crow in Montana.