Giorgio Enrico Cavallo, La tirannia della libertà: il Piemonte dai Savoia a Napoleone, Chiaramonte Editore, Collegno 2016.
Il saggio di questo giovane storico piemontese vuole gettare una luce nuova su un periodo di storia convulso e controverso: quello della Rivoluzione Francese. Si tratta di un argomento che è ancora oggi attualissimo, visto che l’Occidente continua a vivere dei miti rivoluzionari… Ma possono davvero essere definiti dei miti? Il caso piemontese è emblematico: nel libro si narra la “liberarazione” dello Stato Sabaudo operata dalle truppe francesi; un evento non voluto da gran parte del popolo, che subì un’infinità di vessazioni umilianti. Quando i contadini presero le armi per cacciare gli invasori, vennero massacrati dai loro “liberatori”.
È una storia tragica e ancora poco nota, che Cavallo racconta in presa diretta, con puntuali riferimenti ai documenti dell’epoca. Riecheggiano, in questo studio, le parole dei testimoni che sperimentarono sulla loro pelle quella millantata libertà; testimoni che spesso erano povera gente, la quale assisteva agli eventi dell’epoca mormorando amaramente tra sé: “Liberté, egalité, fraternité: ij fransèis an caròssa, e noi a pè”.