“Voz del Sahara” è l’iconografico soprannome con cui Mariem Hassan è internazionalmente nota. Io sono saharaui è la sua biografia illustrata: un’appassionante storia al femminile che racconta di musica e resistenza civile.
In queste pagine la vita della cantante scorre parallela alle sue canzoni e alla storia del popolo del deserto, i sahrawi. Le atmosfere auliche e spensierate dell’infanzia nomade, la giovinezza vissuta e stretta tra l’occupazione marocchina del Sahara Occidentale e poi l’esilio, i campi profughi in Algeria e la Spagna, gli amori, la famiglia, i figli, i primi dischi a suo nome e la fama internazionale. E sempre, come stella polare, la lotta per l’indipendenza del popolo saharawi. Eppure, provate a sentirla, la sua musica. A vederla, qui. La gioia, la potenza del “blues del deserto”, dell’haul di Mariem vi stupirà. Perché la musica saharaui è una meravigliosa miscela di suoni tradizionali, blues e mille altri rivoli della grande famiglia afroamericana. è musica del deserto, del Sahara possiede gli spazi: di carattere fortissimo e aperta a storie altre. Come Mariem.
Mariem stella dei principali festival di world music al mondo, dalla Finlandia all’Australia. Mariem che a quindici anni rifiuta un matrimonio combinato. Mariem capace di rendere contemporaneo l’haul, trasmettendone bellezza e groove a qualsiasi latitudine. Mariem che rivendica il diritto di scegliere di indossare la melfa. Mariem capace di parlare di un popolo senza terra e di una terra senza il suo popolo, raccontando che esiste un muro lungo 2720 chilometri che separa i saharawi, mentre danza leggiadra e canta possente e sicura. Mariem coraggiosa e capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, accettando ogni volta nuove sfide, artistiche o personali. Mariem, insomma.
Io sono saharaui è parlato, illustrato, coloratissimo: una festa per gli occhi di tutti, che vive del calore, della luce, dei colori e del suono di Mariem. Dai campi profughi di Smara in Algeria ai festival di musica al di là degli Oceani o al di qua del Mediterraneo, dalla Rambla di Barcellona alla linea d’orizzonte del Sahara, è un romanzo grafico in cui è saggio perdersi.