Qualche anno fa, mentre collaboravo con un paio di riviste RCS dedicate a maternità e infanzia, mi fu chiesto di approfondire il senso di una serie di lettere inviate alle redazioni da un gruppo di genitori. In esse si denunciava il tentativo da parte delle autorità scolastiche di sottoporre gli alunni delle elementari a indagini psichiatriche, con il rischio che qualche bambino troppo vivace oppure riflessivo finisse catalogato in uno dei disturbi elencati dal famigerato DSM (il manuale diagnostico ufficiale dei disturbi mentali), richiedendo interventi psicologici o, peggio, famaceutici. Queste lettere erano state riprese da altri giornali, che sottolineavano i rischi dell’operazione. Ci vollero dieci minuti di ricerche per capire che c’era sotto qualcosa di strano. Un paio di indagini (altri venti minuti) bastarono a mettere in chiaro che, primo, non esisteva alcun programma pubblico dedicato ai cervelli infantili e, secondo, che l’organizzazione di genitori era legata a una sigla di scientology.
Scoprii così che la “chiesa” di Ron Hubbard, tra le altre cose, combatte l’esistenza stessa di psicologia, psicanalisi e psichiatria (il motivo è facile da capire: se non siete giornalisti italiani ci dovreste arrivare con poche ricerche sul web), e ce l’ha in particolare con un disturbo – la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, o ADHD – che interessa in media il 4% della popolazione infantile. 1) In alcuni casi si tratta di un disagio passeggero, ma in altri si assiste a una modificazione cerebrale individuabile con risonanza o tomografia: la vita delle famiglie, 2) in questi casi più gravi, è un inferno, e l’unico modo per tenere la patologia sotto controllo è ricorrere al metilfenidato. 3) Peccato che gruppi di pressione – sempre legati a scientology – fossero riusciti fino a quel momento a bloccare ogni tentativo dell’Agenzia del Farmaco di introdurlo in Italia.
In brevissimo tempo… e questa ve la voglio proprio raccontare perché è clamorosa… divenne chiaro che
- Un’organizzazione onlus, che chiameremo A, 4) effettua campagne milionarie per non dare medicinali ai bambini, sottolineando in particolare che tutti quelli affetti da ADHD sono solo un po’ vivaci. Il loro slogan buonista in difesa dei piccoli attecchisce bene in un Paese in cui con le parole giuste si può tranquillamente difendere la pedofilia o la mutilazione rituale. Ripresa regolarmente dalla stampa ufficiale di una decina d’anni fa (ora non saprei), non c’è stato giornalista da me interpellato per metterlo in guardia che si sia reso conto che A era un’emanazione di scientology. Malgrado le prove fornite dal sottoscritto, in compagnia di altri “analisti”.
- L’organizzazione A pubblicizza un elenco impressionante di enti e personaggi autorevoli che la appoggiano, tra cui per esempio RAI 3. Tutti i soggetti che ho interpellato sono cascati dalle nuvole, compresa la RAI, ma a nessuno è venuto in mente di piantare una grana.
- I neuropsichiatri infantili, alcuni dei quali di fama internazionale, che hanno sostenuto la necessità di procedere farmacologicamente nei casi più gravi, sono stati trattati come delinquenti da giornalisti ignari e stolidi, e da siti internet apparentemente liberi ma in realtà gestiti da scientology (ne ha a centinaia). C’è cascata anche la Gabanelli la quale, col fatto di passare per l’unica esponente del giornalismo investigativo, quando infila una bufala fa dieci volte più danno degli altri.
- L’organizzazione B (quella che mandava le lettere dei genitori alle redazioni) non tentava neppure di celare la sua appartenenza alla “chiesa”. Soltanto un babbeo analfabeta avrebbe potuto non accorgersene, eppure settimanali e mensili pubblicizzavano “serate di gala” all’insegna della cosiddetta “farmacoviglilanza” con ospiti di livello eccelso – cantanti, danzatrici classiche, musicisti – assolutamente ignari delle motivazioni.
Ora, quello che ci preme trasmettere al lettore non è per niente una qualche abilità, da parte di chi scrive, nell’individuare retroscena sfuggiti ad altri. Confermiamo, al contrario, che la struttura generale dell’informazione farmacologica manipolata da scientology, almeno in quegli anni, era di un’evidenza clamorosa. L’aspetto incomprensibile, e per certi versi infame, è che non uno dei giornalisti che si sono imbattuti in queste iniziative e, anzi, le hanno appoggiate e pubblicizzate ha fiutato qualcosa di losco o si è degnato di verificarle. 5) Ciò significa che si può utilizzare questa gente per qualsiasi fine, anche il più abietto: basta usare gli slogan giusti. E ciò vale per tutti gli schierati, a destra, centro o sinistra.
Utili tonti
La lunga premessa dovrebbe aiutarci a mitigare lo stupore per la recente ondata di esaltazione a favore di Oriana Fallaci. Il concetto delle ultime settimane è: “Abbiamo criticato la Fallaci e adesso dobbiamo ammettere che aveva ragione”.
A parte che una caterva di giornalisti di regime continuano tranquillamente a pensare che la signora avesse torto marcio e fosse una stronza, e continueranno a pensarlo anche quando dovranno andare in redazione in burqa o in ciabatte. E questi non ci interessano. A interessarci sono semmai quegli altri, quelli che la Fallaci aveva ragione. Okay, è bello sentirvelo dire, ma La rabbia e l’orgoglio è del 2001, quando l’islamizzazione è in piena e palese attività. Davvero gente che scrive di politica internazionale e geopolitica ha avuto bisogno di uno sfogo letterario – per quanto sacrosanto e ammirevole – per farsi venire qualche dubbio 15 anni fa e deciderne la liceità proprio ora che mezza Europa è in mano ai nazislamici? Non si pretende la lungimiranza di un Jean Raspail, che già nel 1973 immaginava un’invasione extracontinentale delle nostre coste; ma dove diavolo eravate quando l’allora ministro della Sanità affermava (vado a memoria) “dobbiamo prepararci a diventare uno Stato con 16 milioni di italiani e 30 di stranieri”? E parliamo della fine degli anni ottanta.
Se non era per qualcuno di noi che tirava fuori la questione della Turchia in Europa, a voialtri neanche vi sfiorava l’ipotesi che 75 milioni di asiatici maomettani avrebbero trasformato la UE in una madrassa.
Adesso azzeriamo tutto. Per il futuro, mettetevi in testa – soprattutto voi del giornalone uno e trino – che in questo mestiere non esiste una minoranza di geni con la sfera di cristallo, ma soltanto una maggioranza di guerci che quando tuona non immaginano che verrà a piovere. Voi pensate che si possa continuare l’operazione di islamizzazione dell’Europa senza che ci siano reazioni; quindi, quando gruppi paramilitari europei, o organizzazioni segrete tipo Gladio, appoggiate dai Paesi che stanno tentando di bloccare l’invasione, cominceranno a reagire con la forza voi cascherete dalle nuvole. 6) E quando il vento tirerà in direzione opposta, voi giurete che mai vi siete sognati di difendere imam o di auspicare sostituzioni demografiche, e come hanno fatto i vostri nonni vi riciclerete nel nuovo corso.
I lettori intelligenti si saranno accorti che, malgrado la forma complicata e verbosa, la maggior parte delle analisi geopolitiche sembra concepita al Bar Sport. È ai giardinetti che si decide che un papa, un capo di Stato o un segretario di partito valgono più o meno perché sono simpatici, spiritosi, ben vestiti; non nelle redazioni. Un vero analista non pensa neanche per sbaglio che la Merkel abbia “provato” a mettere in pratica i suoi buoni sentimenti riempiendo la Germania di clandestini, ma poi sia stata ostacolata dal popolo cattivo. Dandole cioè dell’imbecille, poiché chiunque con un minimo di materia cerebrale sapeva che avrebbe fallito. Eppure se leggete gli articoli sull’argomento trarrete la conclusione che la cancelliera sia una che ama lo straniero e per lui ha messo a repentaglio la propria carriera. Questa è roba da bar, ma di quelli mal frequentati. Le Merkel di questo mondo sono quelle che fanno ballare gli utili idioti, e se decidono di rischiare una poltrona è perché hanno ottimi motivi. Chi crede che un politico sia mosso da spirito caritatevole dovrebbe cambiare lavoro.
In conclusione, qui non si tratta di metterla sull’ideologia, sul parere, sulla “visione” del problema invasionistico in generale, ma di utilizzare gli strumenti mentali più elementari della professione (ma sarebbe meglio dire del buon senso). Se nelle interviste o nei talk show i politici “progressisti” parlano come se adorassero i clandestini e voi la bevete – invece di chiedervi perché lo fanno – tanto vale che appendiate calzini in giro per casa la notte dell’Epifania.
N O T E
1) Il soggetto può mostrare frenesia, assenza di autocontrollo, aggressività; oppure disattenzione, incapacità di coordinare le azioni, dislessia; o ancora entrambe le categorie di comportamento. Con la crescita, le forme gravi di ADHD – se non curate – rischiano di sfociare in comportamenti violenti e antisociali.
2) Ho studiato il problema dal punto di vista “investigativo” a stretto contatto con l’AIFA, l’associazione delle famiglie ADHD, la cui sofferenza, anche sociale, ho potuto toccare con mano.
3) Commercializzato come Ritalin. È un farmaco di cui, onestamente, negli Stati Uniti si è abusato.
4) Non faccio nomi perché costoro querelano per principio gli oppositori: possono farlo perché sono pieni di soldi, anche se regolarmente perdono le cause.
5) Diversamente da alcuni esponenti dell’ISS e Agenzia del Farmaco, gente di ben altro livello intellettivo, che sapeva perfettamente con che nemico aveva a che fare (il danno) senza avere il minimo appoggio dalla stampa (la beffa).
6) Già parecchi anni fa Daniel Pipes, citando un altro analista di cui non ricordo il nome, sosteneva che l’invasione islamica sarebbe finita male per gli invasori: le navi dell’ONU – diceva – dovranno avvicinarsi alle coste europee per portarli in salvo.