Miracolo: Salvini comincia ad avere sospetti

    “Bolsonaro ai domiciliari, Le Pen condannata, elezioni in Romania falsate, Orbàn sotto ricatto e il primo partito tedesco praticamente messo fuorilegge. Mi sembra ci sia una chiara regia in stile Soros. Non mi stupirebbe che dietro l’assalto giudiziario che colpisce tutte le forze sgradite alla grande finanza internazionale ci sia una macchinazione”.
    Un “ci fosse una macchinazione” sarebbe stato meglio, ma è con piacevole stupore che, all’alba del 20 luglio 2025, sentiamo Matteo Salvini affermare in un’intervista al “Giornale” che forse dietro tutto quello che sta accadendo – woke, islamismo, importazione di delinquenti, corpi deviati dello Stato, censure, giornali spazzatura, green, pandemie e chi più ne ha più ne metta – c’è la regia del potere globalista. Non foss’altro che il medesimo potere massonico-finanziario da anni non si nasconde neppure, dichiarando apertamente quali sono i suoi maneggi per un governo mondiale.
    Salvini, ormai non più imparentato con l’ideale autonomista e meno che mai padanista, è parte integrante di quella cosiddetta “destra” che non è capace – non sappiamo se per ignoranza o per calcolo – di analizzare e diffondere ciò che sta realmente dietro la politica dell’opposizione; dando sostanzialmente un’importanza assurda a un piccolo esercito di rimbambiti comandati da bricconi che osano autodefinirsi “sinistra”, ma non sono che gli utili idioti dei Rotschild, Soros, Obama, Clinton, Gates, eccetera.
    Questo al netto del fatto che anche i personaggi al governo non siano in qualche modo collegati con quei poteri, ipotesi che evolve in probabilità quando si considerino alcuni dirigenti di Forza Italia.
    In conclusione, intestardirsi a combattere contro una capetta di partito o uno pseudosindacalista – come fanno i politici di destra e i loro giornalisti “liberali” – è ridicolo e del tutto inutile, trattandosi di figure senza alcun vero potere.
    Forse Salvini sta cominciando a rendersene conto, e sarebbe ora… Perché ormai le manovre della “grande finanza internazionale” sono note a una buona fetta di pubblico, con esclusione di chi ascolta solo i sette telegiornali capitali o legge le grandi testate giornalistiche possedute da dinastie globaliste o da imprenditori che ne seguono le istruzioni.
    Questa selezione purtroppo comporta un grosso danno collaterale: i preziosi dati su wef, Davos, Bilderberg, restano in gestione a un piccolo esercito di divulgatori alternativi, che troppo spesso non sono altro che terrapiattisti o complottisti da strapazzo. Tutti comunque accomunati da una forma patologica (che vorrei approfondire in successivi interventi) secondo cui gli ebrei sarebbero il livello più elevato degli “Illuminati”. Idioti che da una parte vogliono liberarsi degli islamici e denunciano i delitti degli immigrati, e dall’altra parteggiano per le naziadunate pro-Pal.

     

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