Arrivata a Tahiti la piroga tradizionale Hōkūle’a

Fra le varie perdite di ricordi e tradizioni, quella della navigazione ancestrale è stata sicuramente di grande impatto per il popolo del Pacifico. Solo sessant’anni fa era possibile vedere i polinesiani spostarsi intorno alle isole su piccole imbarcazioni a vela, un uomo al timone, l’altro in equilibrio sul bilanciere…
Fortunatamente esiste UN progetto per recuperare la navigazione tradizionale, ovvero come andar per mare seguendo i segni della natura: pioniera di questa rinascita è stata la piroga Hōkūle’a, che oggi festeggia 50 anni dal suo primo viaggio intorno al mondo, con il suo primo navigatore, Nainoa Thompson, tuttora a bordo.

Nainoa Thompson.

Hōkūle’a è una piroga a doppio scafo, senza motore, senza… bagno: bisogna essere marinai incalliti per far parte del suo equipaggio!
Accoglienza in grande stile al suo arrivo a Tahiti, il 28 giugno 2025, al quale ho potuto assistere (e, grande privilegio, ero presente anche al suo precedente passaggio a Tahiti nel 2014).
È possibile seguire il suo viaggio dal sito dedicato.
Come ci spiega l’ex ministro della Cultura, Heremoana Maamaatuaiahutapu, la cerimonia del primo arrivo della piroga Hōkūle’a non fu lasciato al caso. Nel 1976, essa arrivò alla spiaggia Sigogne (dal nome del suo sindaco dal 1917 al 1920, nel centro di Pape’ete dove oggi ci sono i giardini Pāpōfa’i) secondo i resoconti dell’epoca. Nulla fu casuale!
Venne guidata da Tahu’a Tutu Ta’imai e Maco Tevane nella terra di Ti’ara’amōari (letteralmente: il luogo che rende prestigiosa la veglia funebre), che si estende dall’attuale clinica Pā’ōfa’i fino al tempio protestante. Su questa terra, le pahī, grandi canoe da viaggio, attraccavano e prendevano il largo, seguendo le grandi rotte marittime tracciate dai tupuna, gli antenati, come la Te-ara-’i-Tahiti.
Hōkūle’a si trovava, e si trova ancora oggi, di fronte al marae, luogo di culto, Tū-Marama. Questo marae non esiste più, le sue pietre furono utilizzate per costruire il tempio Pā’ōfa’i, proprio sul sito del marae. Anticamente, il marae Tū-Mārama ospitava riti e rituali dedicati alle grandi partenze e arrivi dei pahī. Era sul marae Tū-Mārama che si tenevano cerimonie in onore delle due grandi stirpi di Ari’i, capi, che avevano diritto su parte di Tahiti e Mo’orea: gli Ari’i Nui, grandi capi, di Pare (Ari’i Tū, i capi che si ergono) e di Mo’orea (Ari’i Mārama, i capi illuminati). In fondo al viale Pouvāna’a-’ā-Ō’opa si trovava la Terra di Vaitīaria (letteralmente: che rimane segnata dalla scia della partenza compiuta) e la foce del fiume Vaihī. Dall’altro lato, di fronte a Tahua To’atā, c’è la Terra di Pāpōfa’i, dove si tenne la grande festa va’a, piroga, Te-Fana-i-te-Hau-Ra’i.
I nomi dei luoghi evocano la navigazione e il viaggio in canoa. Dal 1976, Tainui-Friends of Hokule’a ha cercato di perpetuare ciò che è stato stabilito dagli antenati senza reinventare nulla.