foto di Enrique Sancho
Sono molte le storie d’amore con un finale tragico: alcune sono reali, altre appartengono alla leggenda; altre ancora hanno dato vita a capolavori della letteratura, come Romeo e Giulietta di Shakespeare, forse la più famosa ancorché di pura fantasia; come di pura invenzione – e precedente di un secolo – è l’amore tra Calisto e Melibea ne La Celestina di Fernando de Rojas.
Altre relazioni hanno invece una valenza storica, come quella tra Giovanna la Pazza e Filippo il Bello. Storie che si svolgono in tutti i luoghi del mondo, come Agnese e Pedro nella portoghese Coimbra; o l’amore incestuoso dei fratelli polacchi Anna e Stanislaw Oswiecimowie, che ha ispirato un poema sinfonico di Mieczyslaw Karlowicz; o quello di Liang Shanbo e Zhu Yingtai nella Cina del IV secolo, che continua a essere ricordato anche 1700 anni dopo.
Molte storie d’amore hanno ispirato grandi opere artistiche, come quella dell’imperatore Shah Jahan che dedicò alla moglie Mumtaz Mahal quel gioiellino del Taj Majal come simbolo del loro legame immortale, ad Agra in India. Ricordiamo la tomba di Abelardo ed Eloisa, forse la più bella delle oltre 70.000 del famoso cimitero parigino Père Lachaise, il più visitato al mondo; o il mausoleo in alabastro e bronzo, non meno bello, dedicato agli Amanti di Teruel nella chiesa di San Pedro – dono dello scultore Juan de Ávalos – dove attualmente riposano le spoglie di Diego de Marcilla e Isabel de Segura, le cui mani non si toccano mai come simbolo di un amore incompiuto.
Questa storia romantica e tragica ha dato origine anche a una vera e propria celebrazione che mobilita l’intera cittadina aragonese di Teruel, richiamando decine di migliaia di visitatori in date sempre vicine a San Valentino (14 febbraio). I momenti salienti della storia vengono rappresentati da centinaia di attori e attrici in diversi luoghi di Teruel, dai suoi abitanti e da spettatori che indossano costumi medievali e contemplano la rappresentazione dell’amore e del dramma. La celebrazione è stata dichiarata in Spagna “festival di interesse turistico nazionale” e aspira a diventare presto di interesse internazionale. Teruel, inoltre, fa parte della rete “Europe in Love”, che riunisce una serie di città con storie d’amore che hanno in qualche modo “segnato” il loro territorio.
Una leggenda millenaria
La leggenda, o forse la storia, vuole che Isabel e Diego siano cresciuti e abbiano giocato insieme nella Teruel del XIII secolo. Entrambi provenivano da famiglie nobili: lei era la figlia di Don Pedro de Segura, un ricco mercante, lui apparteneva alla famiglia Marcilla, anch’essa di nobile stirpe ma in declino. Quando i due bambini divennero grandi, il loro amore adolescenziale si rafforzò e pensarono persino di sposarsi, un’idea che però non piacque al padre di Isabel, che non avrebbe permesso alla figlia di unirsi a qualcuno di censo inferiore al suo. Dietro sua insistenza, si giunse a un accordo secondo cui Isabel avrebbe aspettato almeno cinque anni, così da permettere a Diego di guadagnarsi ricchezza e onori.
Diego allora partecipò alle crociate contro i mori e prese parte alla famosa battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212, una delle più importanti della Reconquista, vinta dai cristiani sui musulmani.
Mentre il giovane combatteva e conquistava gloria e ricchezze, Isabel rimase sola per cinque lunghi anni, aspettandolo senza sapere quale sarebbe stato il suo destino. Si dice che i soldati di ritorno dalla battaglia di Muret, a cui aveva partecipato anche Diego, riferissero che erano morti quasi tutti. Uno di loro – apparentemente corrotto dalla famiglia Segura che voleva far sposare la figlia il prima possibile – affermò di aver visto con i propri occhi Diego cadere combattendo al fronte.
Essendo ormai trascorsi i cinque anni concordati e pressata dal padre, la giovane donna accettò la proposta di Don Pedro de Azagra, il potente signore di Albarracín. E così, il giorno in cui scadeva il termine della promessa scambiata dai giovani innamorati, tutta la città di Teruel si addobbò a festa per celebrare il prestigioso matrimonio.
Il ritorno di Diego
Quello stesso giorno Diego riuscì a tornare a Teruel sano e salvo, con l’illusione di potersi finalmente riunire alla sua amata Isabel. Ma il suono delle campane, la musica e il baccano annunciavano che la città stava festeggiando il matrimonio di Isabel de Segura con Don Pedro de Azagra. Quando se ne rese conto, Diego divenne pazzo di rabbia perché la sua amata non lo aveva aspettato… anche se in realtà Isabel non aveva infranto l’accordo, essendo trascorsi i cinque anni concordati.
Egli decise allora di andare a cercarla e di chiederle il bacio che aveva desiderato durante i lunghi, terribili anni di battaglie. Si arrampicò sul balcone della novella sposa e la svegliò per implorarla di darle quell’ultima prova d’amore. Ma Isabel si rifiutò, non volendo offendere l’uomo appena sposato. Il suo rifiuto spezzò il cuore di Diego, che cadde morto accanto a lei.
Secondo la storia, la strana morte sconvolse tutta la città, che accorse alle funzioni per l’anima di Diego. Isabel, addolorata per aver perso il suo vero amore, si intrufolò al funerale per potergli dare il bacio che gli aveva negato in vita. Avvicinatasi al corpo inanimato lo baciò intensamente, ma anche il suo cuore venne meno e la giovane cadde morta sul cadavere dell’amato.
Le famiglie di entrambi – e lo stesso Pedro de Azagra, marito di Isabel per un solo giorno – riconciliati dal dramma e dalla bellissima storia d’amore, decisero di seppellirli insieme affinché non si separassero mai più.
E in questo modo essi riposano, vicini, ancora oggi.
Grande rievocazione storica
Anche se la festa è conosciuta come “Gli Amanti di Teruel”, in realtà il suo titolo è “Il matrimonio di Isabel de Segura”, Las bodas de Isabel, e fa parte dell’Associazione Spagnola di Festival e Ricreazioni Storiche che conta oltre 40 membri nel Paese.
Questa celebrazione dell’amore compie un quarto di secolo, dopo essere stata rappresentata per la prima volta per iniziativa di Raquel Esteban, una studentessa di Belle Arti di Teruel che ha ricercato e documentato le usanze dell’epoca medievale. Nel corso degli anni, Las Bodas de Isabel de Segura si è arricchito, con un programma completo che comprende mercati medievali, teatro, musica, danze, mostre e altre attività ricreative.
Oltre a poter assistere a passaggi caratteristici come l’ingresso delle truppe aragonesi nel cuore del centro storico, i visitatori possono ammirare mostre, concerti, degustazioni di prodotti tipici, laboratori artigianali, dimostrazioni di falconeria o di combattimento con la spada. Più di 120 gruppi di attori e attrici partecipano alle scene principali.
Un’ulteriore attrazione di questa festa è la cornice in cui si svolge, l’imponente città di Teruel, dove si trova il miglior esempio di arte mudéjar (cioè post-musulmana) in Europa. La torre della cattedrale, così come le torri di San Salvador, San Martín e San Pedro, sono i gioielli di un insieme monumentale mudéjar che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità.