In un rapporto commissionato dal partito alleato di Angela Merkel,
l’Unione Cristiano Sociale (CSU), Udo di Fabio – uno dei più autorevoli
giudici costituzionali della Germania – afferma che il governo federale è
obbligato dalla costituzione ad assumere il controllo della sicurezza
delle frontiere laddove le istituzioni europee non siano in grado di
agire.
Secondo l’alto magistrato, il travolgente afflusso di immigrati e la
conseguente sospensione della Convenzione di Dublino fanno sì che il
governo tedesco sia tenuto a intervenire; cosa che finora non ha fatto,
commettendo così una “clamorosa violazione del diritto”.
Stigmatizzando gli appelli della Merkel a tenere aperte le frontiere per
compassione verso i rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni, Di
Fabio aggiunge: “La Legge Fondamentale non garantisce la protezione di
tutte le persone dell’intero mondo mediante permessi d’ingresso legali o
de facto”.
Si tratta di una pronuncia particolarmente delicata per le autorità
tedesche, considerando che l’articolo 20 (4) della Costituzione afferma
che i cittadini hanno il diritto di “contrastare” chiunque tenti di
violare l’ordine costituzionale del Paese “se nessun altro rimedio è
disponibile”.
Per esempio, nell’ottobre scorso l’ufficio del procuratore federale di
Karlsruhe ha ricevuto oltre 400 esposti che invitavano ad aprire
un’inchiesta contro la cancelliera per alto tradimento. Tra le
motivazioni, il fatto che l’afflusso di asilanti sta creando una
modificazione demografica alterando la vita della repubblica. Benché
motivatissime, le denunce non hanno attivato finora alcun procedimento
penale contro la Merkel.
Il fatto che alcuni governi – come per esempio quello italiano – non
difendano i propri confini, espongano la cittadinanza a gravi pericoli o
addirittura tentino di modificare la struttura demografica e
antropologica della popolazione (obiettivo che ci sembra ormai
innegabile), dovrebbe essere un motivo sufficiente per cominciare a
prendere in considerazione il concetto di alto tradimento.