Il Tribunale dell’Unione Europea, con un’ordinanza del vicepresidente, ha deciso di sospendere provvisoriamente la rimozione dell’immunità parlamentare per gli eurodeputati indipendentisti catalani Carles Puigdemont, Antoni Comin e Clara Ponsatì.
I catalani avevano fatto notare che, alla ripresa dei lavori parlamentari a Strasburgo la settimana prossima, avrebbero rischiato di essere arrestati in Francia, dato che il parlamento il 9 marzo scorso aveva revocato loro l’immunità. Il tribunale ha così sospeso l’efficacia delle decisioni del parlamento, fino all’ordinanza che metterà fine alla procedura d’urgenza innescata dal ricorso dei tre eurodeputati contro la decisione dell’Aula.
Il vicepresidente ha sottolineato che il parlamento non ha potuto ancora presentare le sue osservazioni sulla richiesta d’urgenza, sicché non è possibile decidere se il ricorso sia sufficientemente fondato. Quindi, in attesa che la corte si esprima, gli argomenti giuridici avanzati dai deputati “giustificano che sia mantenuto lo statu quo”.
Qualcosa si muove anche a Madrid. I politici catalani in carcere per il referendum indipendentista del 2017 dovrebbero riuscire a tornare in libertà grazie a un indulto. La decisione, presa dal premier spagnolo Pedro Sanchez, sarà formalizzata con un provvedimento del consiglio dei ministri a fine giugno o inizio luglio.